Qualunque cosa succeda: rivedi la prima puntata (01/12/14)

ambrosoli_pierfrancescofavinoItalia 1974. La Banca Privata Italiana, il colosso finanziario di Michele Sindona viene messa in liquidazione dalla Banca d’Italia di Guido Carli. E’ un crack di proporzioni spaventose e inaspettate. Sindona, considerato fino ad allora un genio della finanza internazionale è colpito da un mandato di cattura e ripara all’estero, a New York, dove, da un lussuoso appartamento sul Central Park, conduce la battaglia in difesa del suo impero.
Giorgio Ambrosoli, un avvocato milanese, che ha condotto fino ad allora una vita laboriosa, tranquilla e serena, lontano dai riflettori, riceve in piena notte una chiamata da Roma dal Governatore della Banca d’Italia, Guido Carli. Il giorno dopo Ambrosoli riceve l’incarico di guidare la liquidazione della Banca di Sindona e di tentare di recuperare i capitali, centinaia di milioni di lire dell’epoca, che sono scomparsi dalle casse dell’istituto e risarcire le migliaia di piccoli investitori travolti dal crack.
Tuttavia l’avvocato capisce di essersi fatto dei nemici potenti e, in una notte di grande ansietà, scrive una lettera-testamento alla moglie, in cui le prefigura la sua morte e le affida il compito di proseguire l’educazione dei figli secondo i valori di rispetto e senso dello Stato in cui entrambi hanno sempre creduto. Purtroppo i timori dell’avvocato non sono infondati. Non appena Ambrosoli, aiutato dal maresciallo della finanza Silvio Novembre riesce a penetrare nell’assetto societario della holding Fasco, cuore del sistema di scatole cinesi di società estere di Sindona e a scoprirne in parte i segreti, gli ambienti politici e mafiosi che gravitano attorno al banchiere si preparano a reagire con mezzi estremi.

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