Interferenze: il programma sulla storia della televisione italiana
Nell’ambito delle celebrazioni per il 60° anniversario della televisione, Interferenze è il racconto storico degli ultimi vent’anni televisivi, dal 1994 al 2013. Un percorso nella storia di questi ultimi vent’anni, un viaggio che incrocia società e piccolo schermo, storie di grandi personaggi e il contesto culturale, politico e legislativo in cui si è evoluta la televisione italiana. In onda da stasera alle 21.30 su Rai Storia (canale 54 digitale terrestre – canale 805 piattaforma satellitare Sky – canale 23 piattaforma satellitare Tivù Sat – Rai Storia livestreaming), Interferenze ripercorre in modo cronologico i programmi più importanti e gli eventi che sono diventati oggetto di racconto televisivo: dal 1994, l’anno di nascita del preserale di Raiuno con “Luna Park” e della discesa in campo di Berlusconi attraverso un videomessaggio televisivo, agli anni di passaggio dal vecchio al nuovo millennio che hanno visto l’esplosione della cosiddetta era del format d’acquisto e l’arrivo in Italia del programma evento più discusso del piccolo schermo “Il Grande Fratello”; fino ai giorni nostri segnati dal proliferare dei canali tematici, del digitale terrestre, dall’accresciuta offerta di Sky e da un rinnovamento dei generi, che vede nel factual uno dei maggiori successi della tv contemporanea, passando attraverso il talent show. Quattordici capitoli di un racconto che ripercorre e rilegge i programmi e la loro influenza sulla società, attraverso la viva voce dei protagonisti intervistati in ogni puntata: da Paolo Bonolis a Maurizio Costanzo, da Bruno Vespa a Milly Carlucci, da Piero Angela al volto pop di Carla Gozzi, da Milena Gabanelli a Federica Sciarelli, da Neri Marcorè a Carlo Conti, da Francesco Facchinetti a Mara Maionchi. Alcuni esperti della televisione e dei media, inoltre, analizzano e commentano le trasformazioni e gli eventi più significativi avvenuti in questo ventennio, tra loro Alessandra Comazzi, giornalista e critico televisivo, e Giorgio Simonelli, docente di storia della televisione.
“1994” è il titolo della puntata di stasera.
La Rai lancia Luna Park, il gioco a premi preserale condotto dai volti più noti di Rai Uno, da Pippo Baudo a Fabrizio Frizzi, da Milly Carlucci a Paolo Bonolis. Saranno proprio questi ultimi a raccontarci i retroscena del programma, nato per contrastare l’enorme successo de La ruota della fortuna di Mike Bongiorno, in onda su Canale 5. È la guerra per gli ascolti che contraddistinguerà questi venti anni di storia della tv italiana. A scandirla il passaggio di programmi e conduttori da una fazione all’altra. Un esempio? Beato tra le donne, il varietà estivo di Rai1 condotto con successo da Paolo Bonolis che in dieci anni è stato mandato in onda in tre vesti differenti: prima in Rai, poi su Canale5, per riapprodare su Rai1 nel 2003. Nel ‘94 siamo solo al principio della lotta per l’audience tra la televisione pubblica a quella commerciale di proprietà di Silvio Berlusconi, l’imprenditore lombardo che sceglie proprio quest’anno per gettarsi in politica. E lo fa utilizzando la TV: attraverso un videomessaggio comunica al paese quella che passerà alla storia come la discesa in campo.