Do it for the Vine!

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Sicuramente tutti ne abbiamo visto uno, anche se forse alcuni non hanno ben capito di cosa si trattasse.

Un piccolo video della durata di 6 secondi (in seguito estesa a 6,5 per migliorare la parte relativa agli ultimi momenti del video) creata dagli utenti utilizzando l’applicazione VINE, pubblicato poi sui social network come Twitter o Facebook.
L’applicazione è stata creata da tre privati : Dom Hofmann, Rus Yusupov e Colin Kroll nella metà del 2012, ed in seguito acquistata pochi mesi dopo da Twitter che evidentemente ne aveva fiutato il potenziale, per 30milioni di Dollari.
Ma è solo nel Gennaio del 2013 che VINE diviene disponibile per i primi utenti, e successivamente ad aprile diventa l’app più scaricata dall’ App store.
Per gli utenti Android invece è stato necessari aspettare fino a giugno, mentre fino a luglio per i possessori di Windows Phone.
In un paio di mesi VINE diventa l’app di video sharing più utilizzata , decretando cosi la nascita di un vero è proprio movimento, i così detti Viners, ovvero coloro che producono i Vines, cioè i video.
Ancora più interessante è la posizione della BBC che ha riconosciuto subito un certo potere quasi “ipnotico” di questi video, tale da suscitare un certo interesse verso le agenzie pubblicitarie e di diffusione delle informazioni.
Emblematica a dir poco risulta essere la data del 1 febbraio 2013 in cui un giornalista turco ha creato un VINE per riportare la distruzione provocata da un attacco terroristico ad opera di un kamikaze fuori da una ambasciata statunitense in Turchia.
Vines e giornalismo, un binomio di cui ancora si discute, 6 secondi per riportare tutte le informazioni, non possiamo escludere che in un prossimo futuro delle BREAKING NEWS come questa non vengano riportate attraverso un canale atipico se pur fortemente valido come i Vines.