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Si è celebrato ieri, 25 Aprile, la tradizionale festa della Liberazione.
Una giornata, che a distanza di 68 anni, ricorda la fine dell’occupazione nazista ed il termine del ventennio fascista. A creare scalpore negli animi di numerosi Italiani è stata la notizia diffusa questa mattina dall’Ansa: Benito Mussolini verrà ricordato nel corso della messa di domenica prossima a Loreggia (Padova), una richiesta partita da un semplice fedele e che il parroco ha accolto senza problemi.

Da qui il dilemma, bisogna ricordare un uomo come Benito Mussolini?
Un uomo che non ha esitato due volte ad inviare in guerra un popolo impreparato, senza mezzi, sottomesso ad ideali folli, quelli che hanno caratterizzato un ventennio infernale, dominato una nazione senza il consenso diretto del popolo. Un colpo di stato che ci ha portato alla rovina, una dittatura di un uomo e di un sogno: il dominio totale.

La risposta alla nostra domanda sarebbe un No, non si può ricordare un uomo del genere, sarebbe oltraggioso per quanti hanno lottato per la conquista della nostra “attuale” libertà.

Il Parroco ha però dichiarato: ‘Non mettiamo sullo stesso piano l’uomo Mussolini e le sue azioni e vittime, c’e’ una legittima richiesta che assecondo, e che io interpreto, da cristiano, come un possibile momento di riconciliazione”.

Dunque la nostra risposta cambia, un Si al ricordo di Benito come anima, un No a Mussolini, dittatore d’Italia.