Mediaset Premium: al via la serie tv “Orange Is The New Black”

Orange_Is_the_New_BlackSono in carcere. Ognuna per un motivo diverso. Ognuna con la propria storia alle spalle. Ognuna con i propri scheletri nell’armadio. Forse, però, non sono mai state così libere. Di guardarsi dentro, di essere se stesse per sopravvivere, di avere relazioni con gli altri. Soprattutto, le altre.

La serie-fenomeno, trasmessa in streaming sulla piattaforma Netflix, della nuova stagione tv, “Orange Is The New Black“, partirà da stasera su Mya (canale 322 digitale terrestre), ogni martedì in prima serata.

10 COSE DA SAPERE
1. Si tratta di uno dei titoli seriali di cui la stampa americana si è occupata maggiormente nell’ultima stagione – sia per i temi affrontati che per l’alta qualità di messa in scena – non da ultime la recente copertina del prestigioso “Entertainment Weekly“, che lo ha definito letteralmente “the strangest, kinkiest and most surprising hit on tv”, e quella di “TIME“, dedicata all’interprete Laverne Cox, prima transgender (vera) ad interpretare una trans ricorrente in una serie tv.

2. In America, il debutto del serial è stato più visto di un altro titolo Netflix come “House of Cards”, quest’ultimo battuto anche in termini di popolarità. In una ricerca pubblicata dal prestigioso “Variety” che ha preso in considerazione i dati di Twitter, Facebook e Wikipedia, i followers di “OITNB”” sono risultati 1.400.000 (più del doppio di quelli di “House of Cards”), mentre gli hashtag riguardo le prigioniere in tuta arancione sono arrivati, nei primi tre giorni della 2° stagione, alla cifra di 124.000, 3.5 volte di più rispetto alla serie che ruota attorno alla Casa Bianca (33.000). “Orange” ha battuto “House” anche su Facebook, nettamente in testa sia per numero di “mi piace” che di PTA (People Talking About). I suddetti dati di supremazia popolare della serie in arrivo su Mya con la 1° e 2° stagione una dopo l’altra ha convinto i vertici di Netflix a spostare le fiches della promozione e del marketing su “Orange” rispetto a “House of Cards”, fino a qualche tempo fa immagine-simbolo del popolare servizio streaming americano.

3. Geraldina Neri, channel manager di Mya, spiega: “Il debutto di ‘Orange Is The New Black’ su Mya avviene a settembre poiché, vista l’alta qualità di questa serie, abbiamo deciso di puntare su di essa come opening title della stagione autunnale del canale. Crediamo che il nostro pubblico apprezzerà la scelta poiché proporremo consecutivamente alla prima stagione la seconda a partire dai primi di novembre per una full immersion in quello che è sicuramente uno dei prodotti seriali più interessanti, intelligenti  e divertenti della stagione americana che si sta chiudendo in questi giorni“.

4. Girata col taglio dramedy (a metà strada tra la black comedy e il drama), tratta dal libro di memorie omonimo di Piper Kerman, “OITNB” è stata firmata da Jenji Kohan, già creatrice della serie cult – assai chiaccherata anch’essa – “Weeds”, su una vedova che alla morte del marito si mette a spacciare cannabis per mantenere i due figli.

5. Tra i premi si contano i 4 recenti Emmy Awards (tra cui uno a Uzo Aduba), il Television Critic Awards (“miglior nuova serie della stagione”), 3 Critics Choice Awards (“miglior comedy dell’anno”, premiate Kate Mulgrew e Uzo Aduba), un People’s Choice Award, un Peabody Award e il GLAAD Award, il riconoscimento più ambito assegnato dalla comunità gay.

6. Jodie Foster dirige il terzo episodio della prima stagione (intitolato “Lesbian request denied”, in corsa agli ultimi Emmy Awards per la “miglior regia” in una comedy) e il primo della seconda.

7. Le due interpreti principali, la bionda Taylor Schilling e la bruna Laura Prepon, sono diventate in patria icone di stile e idoli della comunità lesbo. Originariamente Prepon ha intrapreso il provino per la parte di Piper (ma è stata giudicata “troppo forte e sexy” da Jenji Kohan).

8. Natasha Lyonne, altro volto-rivelazione di “OITNB”, in prigione c’è stata davvero, come il suo personaggio Nicky Nichols: per guida in stato di ebrezza (nel 2001), per aver creato zizzanie non meglio precisate nell’appartamento dell’attore Michael Rappaport presso il quale era in affitto (2003) e per aver assalito verbalmente e fisicamente una vicina (nel 2004), con tanto di specchio rotto. Non è un caso che, nell’ambiente, Natasha sia etichettata come una “raising underdog”. Eppure grazie a “OITNB”, Lyonne è tra quelle del cast che svetta, perché a volte, sue parole, “essere passata nei traumi dei personaggi che interpreti ti rende più onesta davanti alla telecamera. E poi non ho dovuto fare alcuna ricerca per interpretare la parte!”. Nessun imbarazzo a recitare in un carcere con detenute lesbiche: “sono esseri umani, ognuna è libera di essere gay! Quante volte ancora dobbiamo dirci che nella scala Kinsey la sessualità è fluida? Non riesco a concepire come l’America sia ancora così rigida”.

9. La sceneggiatrice Lauren Morelli, sposatasi prima delle riprese col fidanzato, si è scoperta omosessuale scrivendo i copioni della serie e ha pubblicato un toccante “coming out” su internet.

10. Il tema musicale, “You’ve got Time”, è eseguito da Regina Spektor.

LA TRAMA

La serie, ambientata all’interno di un carcere femminile, racconta le vicende di Piper Chapman (Taylor Schilling), una donna del Connecticut che viene condannata a scontare 15 mesi nella prigione federale di Litchfield per aver trasportato una valigia piena di soldi per conto di Alex Vause (Laura Prepon), una trafficante di droga internazionale un tempo sua amante. Guarda caso quest’ultima finisce nello stesso carcere di Piper…

I PERSONAGGI

Oltre a Piper e Alex, dietro le sbarre si muovono: Galina “Red” Reznikov (Kate Mulgrew), figura materna addetta alla cucina con un passato legato alla mafia russa; Miss Claudette Pelage (Michelle Hurst), la compagna di stanza di Piper finita dentro per aver ucciso l’uomo che molestava una delle ragazzine dell’impresa di pulizie che gestiva col fine di importare clandestini minorenni negli Stati Uniti; la violenta Suzanne “Occhi Pazzi” Warren (Uzo Aduba), la quale sviluppa una sorta di ossessione per Piper tra una lettura di poesie e l’altra; la ninfomane Nicky Nichols (Natasha Lyonne), ex tossicodipendente e braccio destro di Red; la religiosa Tiffany “Pennsatucky” Doggett (Taryn Manning), la quale ha sparato a un dipendente di una clinica specializzata per averla derisa per i suoi 5 aborti (in prigione ha intrattenuto una relazione controversa con Alex); Tasha “Taystee” Jefferson (Danielle Brooks), incapace di vivere fuori di prigione dopo essere stata rilasciata sulla parola; Sophia Burset (Laverne Cox), transgender divenuta tale con l’appoggio della moglie (è finita in cella per truffa fraudolenta di carte di credito per ottenere i soldi da destinare alla cura degli ormoni); Dayanara “Daya” Diaz (Dascha Polanco), la quale instaura una relazione con la guardia carceraria John Bennett (Matt McGorry); l’italo-americana misteriosa Lorna Morello (Yael Stone), dapprima legata a Nicky; Poussey Washington (Samira Wiley), invaghita di Taystee con ancora 4 anni di detenzione da scontare; Carrie “Big Boo” Black (Lea DeLaria), colei che detiene il record di “mogli” in carcere (spesso in competizione con Nicky); la manipolatrice e pericolosa Yvonne “Vee” Parker (Lorraine Toussaint).
Le figure maschili di contorno sono: Larry Bloom (Jason Biggs), il fidanzato scrittore di Piper che cerca di mantenere il legame affettivo dopo la condanna (ha chiesto all’amata di sposarlo alla vigilia del di lei ingresso in carcere); Sam Healy (Michael J. Harney), la guida carceraria di riferimento per Piper, apertamente contrario alle lesbiche; il sorvegliante psicotico George “Pornobaffo” Mendez (Pablo Schreiber), il quale abusa della propria autorità con le detenute (favori sessuali e contrabbando sono all’ordine del giorno); Joe Caputo (Nick Sandow), l’addetto all’amministrazione del carcere che si masturba dopo che le detenute sono uscite dal suo ufficio.