I grandi nomi puntano sulla scuola 2.0
Forse questa è la volta buona che la nostra scuola, ancora troppo legata a dinamiche, metodi, ambienti ed attrezzature arcaici farà finalmente quel passo in avanti che la porterà ad essere una scuola 2.0. E non perché sia cambiato qualcosa a livello governativo o di sensibilità rispetto ai problemi ed alle necessità del mondo dell’istruzione. La svolta questa volta arriva dai grandi nomi del settore hi-tech dell’ambito internazionale.
Ci ha pensato ad esempio Microsoft che insieme al colosso dei chipset Intel ha lanciato anche in Italia il suo progetto “Eureka”, un protocollo multi direzionale che mira a portare il digitale in oltre 12 scuole italiane, primarie e secondarie, di primo e di secondo livello. Qui arriveranno strumenti di ultima generazione come i notebook e tablet forniti da Acer, ognuno dei quali equipaggiato con il pacchetto Office 365.
Quello di Microsoft non è però l’unico esempio; c’è un più ampio movimento verso i temi della digitalizzazione e che ad esempio si configura in nuovi modelli di studio avviati e consolidati come quelli delle università online (di cui un esempio è unicusano.it), dove gli studenti possono seguire le lezioni da casa recandosi in facoltà solo per sostenere gli esami. Modelli di insegnamento che presto potranno avvantaggiarsi di altre proposte innovative ritagliate sulle esigenze del mondo dell’istruzione come la e-board di Samsung.
Molto più che una lavagna una e-board è uno straordinario supporto all’insegnamento in quanto permette ai docenti di arricchire le proprie lezioni con slide, video, contenuti interrattivi e applicazioni. Le e-Board sono gestibili tramite pc o tramite strumenti mobili come gli smartphone ed i tablet.
La e-board è in realtà solo una delle ultime proposte della farm sud coreana, appositamente sviluppata per il mondo dell’istruzione e che segue altre proposte in materia nate all’interno del più ampio progetto “Samsung smart school”, partito nel 2012 e che già oggi può vantare ottimi feedback sia da parte degli insegnanti che da parte degli studenti.