Il decreto svuota carceri non manderà in strada pericolosi criminali dagli occhi insanguinati e neanche mostri verdi pronti a stuprare vecchine innocenti.Non libererà pericolosi pregiudicati, né incalliti mafiosi, insomma, non sarà questo decreto a farci sprofondare in una sorta di Belleville con il commissario Vanini e l’ispettore Rabdomant.
Tra le principali novità , l’utilizzo degli strumenti elettronici come regola e non più come eccezione, il piccolo spaccio diventa “reato autonomo” migliorando seppur non di molto la pessima Fini-Giovanardi. Viene ampliato, nel caso dei detenuti stranieri, il campo delle espulsioni come misura alternativa alla detenzione e creata la figura del Garante Nazionale, composto da 3 membri, in carica per 5 anni non prorogabili. Compito della neonata struttura, la sorveglianza nel rispetto dei diritti umani sia nelle carceri che nei Cie.
Questo decreto è ancora incompleto ma va nella giusta direzione . E allora perché è da giorni che sguazza nelle acque della critica, della polemica e della banalità ad altissima viscosità ?
Per due motivi:
1) Leggere è faticoso . Meglio affidarsi alla prima semplificazione “blogghista” di turno. Un tweet o un post, tutto ciò che è sintetico è chiaro.
2) L’attaccamento alla maglia. Seguire in modo convinto e autorevole la linea del proprio movimento, partito, gruppo e chi più ne ha più ne metta a prescindere dai contenuti…o dai vuoti.
Quindi, non ci resta che piangere?
Non ci resta che sperare nella fine della tradizionale moda tutta italiana del “con o contro”, senza mezze misure, concludendo l’eterna partita di guardia e ladri nel cortiletto di casa in modo da tornare ad essere credibili anche agli occhi di chi ci vede come tanti fratellini disobbedienti, capaci solo di litigare intorno allo stesso tavolo pronti per mangiare il solito piatto di spaghetti alla polemica grattuggiata.