Carditello, aggiudicata l’asta giudiziaria. Bray: “Ho mantenuto la promessa”

Reggia-di-CarditelloIl Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo rende noto che questa mattina, presso la sezione fallimentare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si è svolta l’asta giudiziaria per l’assegnazione della Reggia di Carditello. Il sito reale è stato aggiudicato dalla SGA, società controllata dal ministero dell’Economia, che la trasferisce al MiBACT.

tommasocestrone_massimobrayE dal suo sito ufficiale il Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray ha ufficializzato l’acquisto della Reggia, sito a San Tammaro (CE), da parte dello Stato e sottolinea la sua felicità di “aver mantenuto la promessa all’Angelo Tommaso“.

Ho visitato la Reale Tenuta di Carditello il 26 ottobre. Mi guidava Tommaso Cestrone, che tutti hanno conosciuto come l’angelo di Carditello, il volontario che gratuitamente si occupava di custodire il giardino e gli arredi dalle incurie e dalle ruberie. Carditello è un luogo straordinario di memorie storico-architettoniche, storico-artistiche.
Prima di entrare nella reggia, Tommaso mi ha ricordato che di promesse qui ne sono state pronunciate tante. “Parole politiche, davanti a televisioni; parole d’aria” come le ha definite lui, che non hanno portato mai ad alcuna soluzione.

Io gliene ho fatta una, personale, l’ultima volta che l’ho sentito, la vigilia di Natale: che non ne avrei mai fatte, se non avessi avuto la certezza di rispettarle. Purtroppo non potrò dimostrarglielo, perché Tommaso ci ha lasciato quella notte, tra le mura della sua amata reggia. Tommaso è diventato il simbolo di Carditello, la testimonianza che la cultura può – e deve – essere accudita, conservata, amata.

Non solo, perché Carditello deve tornare presto ad essere ciò per cui è diventata famosa nel tempo: una terra prospera, in cui le pratiche agricole e zootecniche erano modelli da imitare. Una nuova Terra del Lavoro capace di ricucire le ferite inferte da anni di abbandono e incuria.
Caro Tommaso vorrei che Carditello diventasse proprio il simbolo della voglia di tutto il Mezzogiorno di operare un cambiamento forte, il simbolo di una comunità che si prende a cuore le proprie eredità culturali e storiche e le rende fruibili per la collettività intera e ne disegna, intorno al suo valore, un futuro di lavoro e benessere.

Vorrei che il tuo impegno civile, la tua pazienza fossero conservati nelle mura di Carditello perché con il tuo amore ci hai insegnato che il patrimonio culturale è un bene collettivo, un grande valore di civiltà, di cui tutti dovrebbero sentirsi responsabili.

Grazie Tommaso.