La Forestale ha sequestrato olive, carciofini, funghi e lupini non idonei alla vendita nell’area metropolitana di Bari. Denunciate due persone.
Durante l’attività di controllo riguardante la tutela del “Made in Italy”, il Corpo Forestale dello Stato di Bari ha sequestrato presso un’azienda nell’area metropolitana circa 12.000 chilogrammi di prodotti alimentari scaduti, privi di etichette e in cattivo stato di conservazione. In particolare, il personale del Nucleo operativo di controllo tutela regolamenti comunitari e della Sezione di analisi criminale del Comando Regionale della Puglia nel corso dell’operazione “Tavola sicura” ha sequestrato grandi quantità di olive, carciofini, funghi e lupini in condizioni inidonee alla vendita; i prodotti semilavorati e pronti al commercio erano contenuti in bidoni di plastica.
Il pessimo stato igienico sanitario dello stabilimento ha reso obbligatoria, per la Asl competente per territorio, l’emissione del provvedimento temporaneo di sospensione dell’attività aziendale per 30 giorni. Nel corso dell’ispezione presso l’azienda barese, il personale del Corpo forestale dello Stato ha scoperto anche il commercio illegale delle “Olive Nocellara del Belice”, di denominazione d’origine protetta, prodotto senza la necessaria autorizzazione del Consorzio di tutela del marchio e con l’utilizzo di derrate non provenienti dalla zona di denominazione di origine. I rappresentanti legali della ditta produttrice e dell’azienda che commercializza il prodotto sono stati denunciati per frode in commercio, per alterazione e contraffazione di prodotti agroalimentari ad indicazione geografica o denominazione di origine protetta.