Un sorriso eloquente e misterioso, un’immagine che da secoli ha incuriosito e spinto a fare ricerche un gran numero di ricercatori, archeologi e studiosi. L’autore è Leonardo da Vinci e l’opera di cui stiamo parlando è la Gioconda, conservato nel Museo del Louvre di Parigi e databile intorno al 1503-1514; si dice che la Gioconda sia un ritratto di Lisa Gherardini, moglie del commerciante fiorentino Francesco del Giocondo.
Ieri è stata aperta ai ricercatori la Cripta dei Martiri nella Basilica della Santissima Annunziata, appartenuta alla famiglia del Giocondo, con lo scopo di raccogliere il DNA di Piero, figlio che Lisa ha avuto legittimamente con il commerciante.
Tre scheletri di donna sono stati ritrovati alcuni mesi fa nei resti della chiesta di Sant’Orsola, luogo in cui è stata sepolta Lisa; attraverso il test del Carbonio 14 si dovrà capire se uno di quei tre sia appartenuto ad una donna morta intorno al ’500, come fu appunto Lisa nel 1542.
Una volta ottenuti i risultati dei test sui tre scheletri sarà possibile comparare il DNA di Pietro con quello di Lisa, per l’appunto madre e figlio, per verificare se sono stati trovati i resti autentici della Monna Lisa.
Una volta accertatasi del legame madre-figlio sarà possibile quindi ricreare con diverse tecnologie il vero volto di Monna Lisa e, in seguito, di compararlo con il ritratto di Leonardo.
La ricerca è diretta da Silvano Vinceti, responsabile della ricerca e del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali, che è in realtà una società privata che si occupa del “marketing” del nostro patrimonio culturale.
Vinceti, secondo alcune autobiografie in rete, si sta dedicando a Leonardo da alcuni anni scoprendo alcune lettere negli occhi della gioconda e alcuni numeri sotto gli archi del ponte alle spalle della Gioconda.
Inoltre quest’ultima sarebbe, secondo lui, un ritratto del Salai, l’amante uomo di Leonardo.
È anche possibile leggere che sempre Vinceti abbia scoperto nel luglio del 2010 i resti di Caravaggio; in questo modo è riuscito ad aggirare il Comune di Monte Argentario, dove morì il celebre pittore. Nello scorso maggio è stata creata la Fondazione Caravaggio (avente come presidente proprio Vinceti) che si stabilirà nelle ex scuole di Porto Ercole e che potrà liberamente operare il proprio marketing negli spazi storici del paese.
Quindi non possiamo sapere cosa ci dobbiamo aspettare alla fine della “spedizione” riguardante la Gioconda; magari una nuova associazione con al comando (ancora una volta) Silvano Vinceti e chiamata “Monna Lisa”.