Ciurma Mom #12 Non è il momento…anzi si! – di Barbara Buccino
Una volta il mio tempo libero lo dedicavo alle fotografie. Mi piaceva scattarle e sistemarle come a raccontarne la storia. Forse perché avevo pochi ricordi di me, le foto mi aiutavano a ricostruirli. Un effetto impressionante…tutti quei ricordi c’erano e con l’aiuto delle foto raggiungevano la mia coscienza.
È stato incredibile scoprire negli anni come fosse forte e reale la connessione tra psiche e corpo, perché riguardandomi indietro sono affiorate consapevolezze, magari anche dolorose, ma che oltre ad aver sbloccato ingranaggi fisici inceppati, mi hanno aiutata a capire più profondamente me e gli altri, rinforzando così anche il rapporto coi figli. Insomma…in tutte le sue sfumature, quel passato ha creato me.
Credo che sia questa l’origine della mia passione per girare video e del desiderio di scrivere. Mi affascina, mi diverte, mi da soddisfazione, mi distrae e mi aiuta a continuare a costruirmi, a cambiare, a capire. Crescere anche da grandi è affascinante…soprattutto quando lo si fa insieme ai figli, agli amici, alle persone importanti della propria vita.
Sono convinta che se una cosa piace davvero, il tempo per farla si trovi sempre, così io continuo a fare video e a scrivere. Che sia il testo per uno spettacolo all’asilo, la ricostruzione di un evento, l’elaborazione dei miei pensieri oppure la realizzazione di un’idea, scatenata da un concorso sentito una mattina alla radio per una brevissima sceneggiatura divertente destinata a un concorso interno al Bellaria Film Festival 2013.
L’argomento, lanciato dalla trasmissione di Radio2- IL RUGGITO DEL CONIGLIO, era “Il collega di lavoro” da sviluppare in un cortometraggio comico della durata massima di 3 minuti.
L’ho fatto, mi sono divertita, l’ho spedito e non c’ho più pensato…tanto che il video l’ho poi utilizzato in altro modo, come spunto per le mie solite riflessioni sui figli.
Nel frattempo la mia vita si è un po’ complicata. Problemi e ansie che prima o poi colorano le giornate di tanti, a volte fino a far perdere la voglia di dedicarsi a ciò che piace e fa sentire bene.
Fino a risveglio: quando una mail mi annunciava che il mio cortometraggio era stato selezionato tra i finalisti del concorso “CortoConiglio” dalla giuria del Bellaria Film Festival ed ero invitata ad andare a Bellaria…tre giorni dopo!
Ma come fare?? Mio marito – entusiasta quanto me- mi incoraggiava ad andare, ma i problemi sul lavoro gli rendevano impossibile prendersi un giorno di ferie per stare coi bambini, i ragazzi erano presi dallo sprint finale scolastico con esami, stages, saggi e io dovevo fare analisi urgenti per un piccolo intervento proprio in quei giorni. La mia mente era altrove, ma improvvisamente avevo dimenticato tutto per un magnifico istante. È stupefacente quanta ebbrezza dia un picco di felicità nell’istante in cui si dissolve o si accantona una preoccupazione.
Potevo anche accontentarmi di questa soddisfazione inaspettata. Più guardavo i treni, più ragionavo sull’organizzazione e meno mi pareva realizzabile partire per Bellaria. Poi, parlandone con un amico, mi ha detto: Concentrarci su ciò che più ci piace e ci riesce è troppo comodo farlo quando è facile! La citazione del giorno è: “Il buon soldato si vede in guerra”
E così sono partita. Per una bellissima esperienza. Indimenticabile!