Il 22 novembre 1963 il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy viene assassinato a Dallas. In un’epoca in cui le notizie viaggiavano molto più lente di oggi, gli italiani lo scoprono solo verso le 20.30, praticamente alla fine del Telegiornale. E da quel momento tutto il palinsesto televisivo e radiofonico è un susseguirsi di edizioni straordinarie, con Carosello interrotto all’improvviso e sostituito dal monoscopio accompagnato da musica classica. Momenti che tornano in “E’ uno di quei giorni che…”, il programma condotto da Massimo Bernardini, Federica Gentile e Mario Lavezzi, in onda venerdì 31 maggio alle 23.05 su Rai3.
Chi eravamo noi italiani quel 22 novembre? Cosa sta accadendo nel nostro Paese negli stessi momenti dell’omicidio Kennedy? Lo spiegano i giornali del mattino e i tg precedenti alla notizia della morte. E lo racconta la colonna sonora di quei giorni, da Rita Pavone a Michele a Little Tony, passando per il neonato fenomeno Beatles, interpretato – per l’occasione – da un inedito Massimo Bernardini alla chitarra con Mario Lavezzi.
Ma, in primo piano, c’è anche la reazione degli italiani alla notizia della morte di Kennedy: un uomo che sentono vicino e che solo pochi mesi prima hanno accolto con grande entusiasmo, legandolo idealmente alla figura di Papa Giovanni. Tanto che in molti hanno acquistato piatti in ceramica da esporre in casa raffiguranti i loro due volti, l’uno accanto all’altro.
Comunicato stampa