Televisione: Massimo Dapporto è “Giovanni Falcone. L’uomo che sfidò Cosa Nostra”
Alla straordinaria figura di Giovanni Falcone, interpretato da Massimo Dapporto, è dedicato il film diretto dai registi Andrea e Antonio Frazzi, una coproduzione Rai Fiction – Palomar, in onda mercoledì 22 maggio alle 21.10. Nato a Palermo, attento studioso della struttura razionale e implacabile della mafia e consapevole di come i suoi tentacoli fossero ramificati nella società siciliana, Falcone ha dedicato tutta la sua vita alla lotta contro la criminalità organizzata. Un impegno continuo, giorno per giorno, senza risparmio di sé e del proprio privato. Un impegno portato avanti anche insieme ad altri colleghi, come Borsellino, Ayala e Di Lello, che facevano parte del gruppo detto “il pool antimafia”. Accanto a Dapporto, Elena Sofia Ricci è Francesca Morvillo, la moglie di Falcone ed Emilio Solfrizzi veste i panni del giudice Paolo Borsellino. Il film tv segue passo passo tutta la vita di Giovanni Falcone da quando nel 1980 è giudice istruttore a Palermo e il Consigliere capo Rocco Chinnici gli affida l’inchiesta su Rosario Spatola, un grosso palazzinaro sospettato di riciclaggio per conto dei trafficanti di droga affiliati a Cosa Nostra. Da quel momento Falcone penetra nei segreti della mafia portando alla luce gli incroci di affari sporchi, le oscure parentele, il giro di denaro, le raffinerie di eroina, le alleanze tra i boss mafiosi italo-americani. E’ guerra aperta, una guerra sanguinosa. Uno dopo l’altro cadono sotto le micidiali bocche da fuoco della mafia magistrati e poliziotti. Per il caso Spatola erano già stati assassinati il capo della Mobile Boris Giuliano e il capitano dei Carabinieri Emanuele Basile. L’elenco delle vittime si allunga poi con gli omicidi del giudice Costa, di Rocco Chinnici, dell’agente Zucchetto, scorta di Falcone, e del nuovo capo della Mobile Cassarà, amico fraterno e collaboratore prezioso del giudice Falcone. C’è anche il racconto della vita privata di Giovanni Falcone, l’incontro con Francesca Morvillo, anche lei magistrato, l’amore che nasce fra loro e poi il matrimonio. Sono i momenti felici, ma, di contro, si frappongono gli impegni di lavoro che non lasciano a Giovanni il tempo per stare con la donna amata, i pericoli incombenti che li costringono a lunghe separazioni e addirittura a rinviare la luna di miele. Mese per mese le indagini, le scoperte, le rivelazioni si addensano fino a formare un materiale enorme contro Cosa Nostra. Falcone va anche a New York per interrogare un trafficante di eroina, quindi riesce a far confessare il pentito Buscetta. Finalmente può celebrare il maxiprocesso alla mafia, che si conclude con centinaia di condanne. Sorgono difficoltà interne e Falcone accetta di trasferirsi a Roma, al ministero. L’intreccio, avvincente e ricco di colpi di scena, si sviluppa fino al 23 maggio 1992 quando Giovanni e Francesca vanno in aereo a Palermo. A Punta Raisi li aspetta la scorta con tre auto. Giovanni si mette al volante di una macchina con la moglie accanto. Alle 17.56 l’appuntamento col destino: una bomba ad altissimo potenziale, sistemata dalla mafia sotto la strada, fa saltare in aria le auto. Restano uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Liberamente ispirato al libro “Storia di Giovanni Falcone” di Francesco La Licata, il film è sceneggiato da Pietro Calderoni e Gualtiero Rosella. Le musiche sono composte, orchestrate e dirette dal Maestro Ennio Morricone.
Comunicato stampa