Bin Laden, a real american.
Non è un’argomento molto discusso più, e pare che tutti se ne siano dimenticati, ma a volte mi capita di entrare in argomento con alcune persone e mi sorprendo sempre di come tutti sappiano che c’è stato un’attentato l’11 settembre (anche se sono più di uno), ma nessuno sa realmente com’è andato e cosa è successo. Quando pensiamo all’11 settembre ci vengono inevitabilmente in mente le immagini delle Twin Towers distrutte, con colonne di fumo altissime e persone ed oggetti che cadono dai piani più alti dei grattacieli. Orbene io vorrei un’attimo analizzare meglio la situazione.
Iniziamo a rappresentare la storia come i media per mesi ci hanno raccontato. Un terrorista arabo, e che quindi abita ed agisce e chilometri di distanza, è riuscito a dirottare non uno, ma quattro aerei. Di questi quattro aerei due colpiscono le Torri Gemelle, uno colpisce il Pentagono ed un’ultimo viene eroicamente fatto precipitare in aperta campagna dai passeggeri proprio prima di colpire la Casa Bianca. Solo molti anni dopo, il paese che si definisce il più potente al mondo e che ha militarmente occupato tutta la zona trova Bin Laden ed una notte manda i Navy Seals ad uccidere il terrorista. Caso ha voluto che i membri della squadra che avrebbero ucciso Bin Laden subissero tutti gravissimi incidenti fatali, e che solo 2 ne siano sopravvissuti.
Perdonatemi, ma mi pare una storia assurda. Non so se chi l’ha creata pensasse “è così assurda che è credibile” o meno ma ci sono falle da tutte le parti. Ma analizziamo meglio la storia. Due aerei entrano in spazio aereo statunitense e si dirigono verso le Torri Gemelle e si schiantano contro di esse. Gli aerei erano comandati a distanza, il che vuol dire che la torre di controllo, che appena si entra nello spazio aereo di una nazione, ha contattato gli aerei non ha ricevuto risposta. In Italia, in casi del genere, nel giro di 20 minuti due caccia dell’aereonautica sono già in volo per intercettare l’aereo sospetto. In Italia, che non ha di certo le risorse degli USA. E già c’è qualcosa di strano.
Attentato al Pentagono. Obiettivo ovvio, quasi scontato, il centro militare degli Stati Uniti d’America. Bene, gli aerei che sono stati dirottati li abbiamo visti tutti. Insomma, aerei normali, grandicelli direi. Allora come mai il buco nel Pentagono che si è formato dallo schianto è grande solo quanto un motore di quegli aerei? Terzo attentato, alla Casa Bianca, che “caso” ha voluto non finisse in tragedia, proprio il simbolo del potere federale. Ora, già da qui ci sono molte cose che non tornano ed una domanda fondamentale rimane: come ha fatto un terrorista saudita con un manciata di uomini poco e male addestrati e delle pecore, a rendere possibile tutto questo? Allah è veramente dalla sua parte? Mi sembra l’unica risposta accettabile. Perchè accettabile non sarebbe certo un complotto interno degli Stati Uniti. Ma capiamoci meglio.
Bin Laden, noto (ex?) agente CIA è stato ucciso guarda caso proprio quando la guerra in quella zona doveva finire. Mi spiego meglio. Gli USA erano in quel territorio con la scusa di Bin Laden, ma all’amministrazione Obama continuare non conveniva. Il petrolio lo avevano, la zona vicina alla Russia era destabilizzata, gli uomini servivano altrove. Insomma, basta guerra di libertà, un pò va bene, ma poi ci si scoccia. E così hanno detto di aver trovato il terrorista. Prontamente mandano i Navy Seals ad ucciderlo, che saranno poi gli unici testimoni dell’evento. Unici testimoni. Il che vuol dire che sarebbe molto sospetto se morissero in “incidenti” vari. Sospetto, ma sempre meglio di rivelazioni scomode.
Ora, se siete arrivati a leggere fino a qui, mi piace pensare che vogliate almeno leggere della mia teoria assurda secondo la quale sarebbero gli stessi Stati Uniti ad aver contribuito ai sogni folli di vendetta di un terrorista. Quindi la domanda più logica ed immediata è: perchè? Mi pare ovvio, per il potere. Perchè si fanno certe cose? Soldi o potere. Di soldi da queste faccenda ne hanno presi anche troppo, ma di potere? Come si fa a far accettare alla popolazione una legislazione che limiti le libertà personali? Con la paura. Gli Stati Uniti bombardano i cittadini con queste immagini di terroristi e gli dicono “Ehy, io ti do la sicurezza che vuoi, ma devi capire che per dartela ho bisogno di qualcosa, ovvero maggiore libertà di azione”. Quale sarebbe questa libertà di azione? Una legislazione ancora in atto da allora che prevede arresti senza sentenza e privazioni di alcune libertà dei cittadini. Cittadini che non si chiedono però, se realmente dei contadini dall’altra parte del mondo siano un reale pericolo, o se il pericolo, molto più semplicemente siano coloro che hanno i mezzi per poter fare certe cose.
di Alexander Virgili