Ciurma Mom: L’Anniversario di matrimonio – di Barbara Buccino
Per quanto possa sembrare una banalità o una sciocchezza, i figli aiutano realmente a mantenerci giovani.
Non ho ancora capito se è perché i nostri figli sono il motivo per un futuro, se è perché mente e fisico sono inevitabilmente sempre attivi, perché attraverso di loro si ripercorrono tappe dell’infanzia, perché ci si immedesima in loro, si gioca con loro, si corre sempre come fanno loro, perché partecipare alla loro vita è un po’ come tagliare il tempo in mezzo…come quando torni al mare dopo averlo tanto atteso e ti sembra improvvisamente che non sia passato poi così tanto tempo. O semplicemente perché coi figli si ride di più.
Probabilmente sono un po’ tutte queste cose insieme, ma in fondo non importa la ragione…succede. L’energia si conserva e ci si sente anche più forti e sicuri di quando si era giovani davvero.
Essere genitore forse è un caso fortunato di seconda chance di vita. Per di più col senno e l’esperienza dell’età adulta. Insomma, un grande lusso, una vera occasione.
Poi arriva l’anniversario di matrimonio. Sono ventidue anni per noi, a cui -a onor del vero- dovrei aggiungere i cinque anni insieme che li hanno preceduti. Caspita…ma è più di metà della mia vita. Ora mi spiego le rughe.
D’altronde che di tempo ne sia passato tanto lo provano tutte le cose successe, proprio tante e le più importanti della mia vita, della nostra vita, indipendentemente che fossero belle o dolore.
Sarebbe impossibile stilarne una lista in ordine di importanza. Perché insieme alle nascite dei nostri figli, che ci hanno messo le ali ai piedi con la netta sensazione di camminare sollevati da terra, ci sono stati anche macigni che ci hanno schiacciati sulla stessa terra e che ora custodiamo in un angolo del nostro cuore, dove sono protetti, ancora dolorosi a sfiorarli, ma preziosi.
Perciò festeggiamo.
E come ho detto alla mia quarta figlia, che emozionatissima ci stava preparando un regalo, mentre la portavo a scuola il giorno dell’anniversario:
-Che faccio oggi, lo risposo o no?
-Sì mamma, accettalo così com’è. E ha fatto cenno di impugnare un’ascia.
Già…si resta giovani ma si vive pericolosamente!