“Ci sono regole per innamorarsi?” – di Raffaella De Marco
Ci sono regole per innamorarsi?
Chi può decidere quando e come, di chi e perché?
C’è chi sostiene che l’amore si crea, l’amicizia si trasforma in esso attraverso una salita a gradini, una marcia ininterrotta verso una meta da raggiungere, un percorso che termina con la prima tappa della parità del sentimento…
Loro credono, si illudono o forse no?
Forse veramente è come una giocata a tavolino?
Si possono pensare e decidere mosse per fare scacco…
Beh in verità di regole non c’è ne sono, ti trovi a salire mille gradini in pochissimo tempo, non conti quanto ami tu o quanto ama lui, non riesci a rendertene conto perché ormai ci sei dentro, si arriva solo ad amare e basta, senza scegliere chi, perché spesso inconsapevolmente è l’amore che decide per noi, ci trova in tutti i nascondigli e non abbiamo il tempo di dividere la testa dal cuore che diventa un tutt’uno, un unica voglia, un unico desiderio che se non si ottiene è come perdere la testa e far diventare il cuore di ghiaccio che non permette più a nessuno di penetrarvi ma solo all’artefice, al colpevole il “via libera”.
Per questo come possiamo essere confusi?
L’amore o c’è o non c’è, o si ama o non si ama, o si crede o non si crede, non esistono mezze misure così come non esistono amori a metà. Non esiste solo testa o solo cuore perché chi l’amore l’ha provato, chi ne conosce bene la forza, perché provata sulla propria pelle, chi ne ha assaporato il gusto…in cuor suo la verità non si nasconde è ben chiara…manca solo un po’ di coraggio. Coraggio nel riconoscere che non esiste solo corpo o solo mente ma entrambi portano a compimento il sentimento, e che il passare del tempo non crea ciò che manca, fortifica solo ciò che già c’era e nient’altro .
“Amore: quando la parola viene usata in maniera appropriata, non denota qualsiasi e ogni relazione tra i due sessi, ma soltanto una relazione in cui ci sia un grande coinvolgimento emotivo e che sia di natura psicologica e fisica.”
Russell, Bertrand
“Riflessioni” è una rubrica curata da Raffaella de Marco
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