Riflessioni: L’uomo schiavo delle passioni. - di Raffaella de Marco
E’ così difficile impedire al cuore di prendere il sopravvento senza doverlo per forza imbavagliare? La ragione ed il sentimento: due rette parallele, inutile provarci, di accordi non ce ne sono, non ci sara’ mai un coincidere tra loro e senza distinzione di sesso, uomo o donna che sia se ne sei coinvolto e’ la fine . Si la fine , perché te le porti ovunque: a lavoro, a scuola, quando esci, quando studi e quando ozi, le passioni senza sosta, che non vanno in vacanza e tutti noi ci lasciamo consumare dall’amore o semplicemente da un affetto particolare, o ancor peggio da un qualcuno che non ci corrisponde. Ti accorgi che come un martello pneumatico il pensiero e’ fisso nella mente oltre che nel cuore, li dove il sentimento incondizionato proviene, ma il tormento, l’ossessione sono generati dalla mente plagiando noi stessi impedendoci di spostare la concentrazione in altro e se pur riuscissimo non avremmo comunque alcun risultato. A tale proposito ricordo una saggia professoressa che durante spiegazioni quali Dante, Petrarca, Leopardi….vedendoci Completamente off nella comprensione aggiungeva di non portarci tormenti, inquietudini, passioni amorose, paure e pensieri a scuola………..Ma stiamo parlando di sentimenti o di download che possiamo inserire ed eliminare a piacer nostro?! L’essere umano non e’ capace di scansare sentimenti o evitare delusioni, ne di trattenere a lungo una lacrima ed altrettanto fare a meno dei desideri, non si può controllare l’istinto di un abbraccio…Se tutti noi riuscissimo ad imparare come “smettere di pensare”, smettere di torturarci con mille domande, e se magari anche i genitori smettessero di caricarci di problemi esterni che inconsciamente influiscono molto, forse, non saremmo quella che tutti gli adulti chiamano gioventù bruciata, di nullafacenti…Non siamo una gioventù bruciata ma semplicemente adolescenti incapaci di dominare attraverso la ragione tutto cio’ di cui siamo circondati e a tale proposito aggiungerei anche che in realtà siamo tutti soggetti alle passioni dal più piccolo al più grande senza distinzione … perché infondo si sa che per l’amore, per l’odio, per la gioia o dolore che sia non ci sono barriere di eta’: tutto è concesso a tutti e tutti siamo vittime di tutti. Che importa se queste possano farci del bene o del male? Non dipende da noi, la passione è data per natura e coinvolge le relazioni tra essere umano e mondo e tra essere umano e essere umano. Non se ne può avere del tutto il controllo.
“Le passioni fanno vivere l’uomo , la saggezza lo fa soltanto vivere a lungo” (Nicolas De Chamfort).
“Riflessioni” è una rubrica curata da Raffaella de Marco
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