Dopo la morte della giovine Melissa Bassi avvenuta quasi due mesi fa nell’attentato dinanzi all’istituto Morvillo Falcone di Brindisi, provocando anche il ferimento di altre studentesse della stessa scuola, sono state molte le dimostrazioni di affetto da parte di tutti gli italiani.
Proprio dai social network, con la creazione di pagine, è partito il ricordo, la preghiera e richieste di giustizia. Su Facebook, sono circa 60 pagine dedicate a Melissa Bassi ma una di questa presenta demenza vera dove è stata segnalata l’immediata chiusura. La pagina all’apparenza sempre pulita il quale mostra la foto della povera Melissa, ma scorrendo verso il basso sono presenti collegamenti, contenuti pornografici, barzellette e vignette il quale non c’entrano niente con la memoria della Bassi. Tale pagina è nata il 19 maggio dove il primo post pubblicato è un addio della ragazzina, poi l’arresto di Vantaggiato e infine ha inziato a pubblicare contenuti non inerenti all’argomento. La pagina rimane ancora aperta anche se agli amministratori sono pervenuti diverse segnalazioni.
Sulla delicata questione, intervenga al più presto la Polizia Postale indagando sull’accaduto verificando se i contenuti siano opera di un virus informatico oppure sia opera di una consapevole pubblicazione.
Benny Fedele